Non servono particolari competenze per gestire in autonomia la manutenzione di base dei propri pneumatici. Attraverso un monitoraggio periodico è possibile allungare la vita della gomma per auto anche di diverse migliaia di chilometri, guadagnando in sicurezza e in denaro.
Pressione dell’aria
La pressione dell’aria è il primo, fondamentale aspetto da tenere in considerazione. Solitamente, la gestione dei controlli è demandata al gommista presso cui è stato acquistato il set ma, nel caso abbiate optato per uno store di vendita gomme online o volete sbrigare la questione in autonomia, è sufficiente possedere le informazioni giuste. La pressione delle gomme non è un parametro universale ma varia a seconda del veicolo. Il valore di riferimento è riportato sul libretto d’uso e manutenzione e, spesso, anche sulla portiera del guidatore. Tale parametro è espresso in Bar e, solitamente, ha valori prossimi ai 2,5 Bar.
Occorre tenere a mente che un livello troppo basso provocherà un maggior logorio delle spalle, ovvero delle porzioni laterali del battistrada; viceversa, un valore più alto del dovuto causa un’usura più marcata del segmento centrale, a causa della forma leggermente convessa assunta dalla gomma.
Equilibratura
L’equilibratura delle gomme interessa la linearità del rotolamento durante la marcia. Se essa non è eseguita in maniera corretta, la macchina tenderà a mostrare difficoltà a proseguire in maniera del tutto lineare. Per verificare le condizioni delle assi basta percorrere pochi mesi senza afferrare il volante e controllare la curvatura dell’auto: in caso di sbandamenti, anche lievi, si consiglia di rivolgersi a un tecnico.
Ogni 10-15 mila chilometri, poi, è bene invertire fra loro le due ruote anteriori e le due posteriori, senza incrociarle. In tal modo, favorirete un’usura più uniforme del copertone. In caso di sostituzione delle sole ruote anteriori, invece, montate le gomme nuove sul retrotreno e spostate quelle vecchie in posizione davanti.
Battistrada
La profondità del battistrada, a norma di legge, non deve scendere sotto lo spessore di 1,6 mm, anche se si consiglia di provvedere alla sua sostituzione già una volta superati i 3 mm di profondità. Per verificare lo stato del battistrada è necessario un profondimetro, utilizzato regolarmente da qualunque gommista.