Che cos’è la Black Hat SEO e come funziona

Ci sono due modi di impostare una strategia di posizionamento sui motori di ricerca: rispettando appieno le indicazioni e le policy di Google – White Hat SEO – oppure operando in maniera sporca, utilizzando tecniche sconsigliate, rischiose ed eticamente discutibili – Black Hat SEO.

La Black Hat SEO

In cosa consiste la Black Hat SEO? Letteralmente ”cappello nero” in riferimento all’abbigliamento dei cattivi dei film western, la SEO oscura si avvale di una serie di stratagemmi e di tecniche volte a posizionare le pagine di un sito web in modo più rapido e meno dispendioso rispetto alle strategie SEO convenzionali.

La Black Hat funziona?

Ovviamente, se la Black Hat SEO esiste e viene praticata, un motivo c’è. Il motivo è che le tecniche del cappello nero consentono di raggiungere ottimi risultati di posizionamento in tempi rapidi, persino immediatamente in alcuni casi. D’altra parte, però, c’è un motivo anche se non tutti sono disposti a ‘sporcarsi le mani’: la Black Hat rappresenta un rischio poiché, se lo spider di Google si accorge della magagna, si incappa quasi matematicamente in una penalizzazione, ovvero si subisce una pesante retrocessione in SERP, con conseguente perdita di volumi di traffico e di contatti.

Le tecniche di Black Hat SEO

Una delle tecniche Black Hat più conosciute e quella della link farm, ovvero siti creati appositamente per ospitare link generati automaticamente, privi di utilità con l‘unico scopo di accrescere la link popularity del sito di riferimento. Un’altra tecnica consolidata è quella del keyword stuffing, ovvero la ricorrenza frequente e innaturale della/delle keyword all’interno del testo, nel footer e nelle altre sezioni delle pagine. Lo swapping consiste nella realizzazione di una Pagina fake, posizionata attraverso un bombardamento di keyword al suo interno, una volta posizionata la pagina, essa viene sostituita con quella destinata al pubblico. I commenti spam consistono in software capaci di navigare nella rete, individuare blog e forum di settore e di inserire commenti automatici con link in uscita verso il sito che si vuole posizionare.

Olio extravergine d’oliva: le proprietà benefiche per l’uomo

L’olio extravergine d’oliva è l’alimento principale della dieta mediterranea, modello nutrizionale che si basa sui prodotti agroalimentari tipico dei Paesi che sorgono sul Mar Mediterraneo. Gli effetti benefici che l’olio d’oliva, nella sua qualità più pura, è in grado di offrire all’uomo sono notevolissimi e comprovati scientificamente. L’olio extravergine di oliva pugliese, umbro e toscano ma anche quelli siciliano e calabrese rappresentano eccellenze mondiali che fanno dell’Italia una superpotenza nel settore merceologico dell’olivicoltura: solo la Spagna presenta volumi maggiori di esportazioni e produzione.

Gli effetti benefici dell’olio extravergine d’oliva

L’olio extravergine d’oliva favorisce la circolazione cardiovascolare e concorre massimamente a una maggiore elasticità cellulare; gli acidi grassi monoinsaturi presenti nell’extravergine riducono i livelli di colesterolo cattivo (LDL) in favore di quello buono (HDL) riducendo l’incidenza di ictus fino al 40% e del 30% quella di infarto. Polifenoli e vitamina E abbassano la pressione arteriosa e abbattono il rischio di osteoporosi e arteriosclerosi.

Il consumo regolare di extravergine permette anche la salvaguardia delle cellule cerebrale, ne rallenta l’invecchiamento e ritarda la comparsa dell’alzheimer, aiutando al contempo le funzioni cognitive, con particolari vantaggi a livello di facoltà mnemoniche nei bambini e negli anziani.

La dieta mediterranea, e l’olio extravergine d’oliva in particolare, provocano una drastica riduzione del rischio di artriti reumatoidi, grazie a un costante ringiovanimento cellulare.

Recenti studi hanno fornito ulteriori e valide conferme alla teoria secondo cui esista una correlazione inversa tra consumo di extravergine e rischio di contrarre alcuni tipi di cancro, quello al seno in particolare. Una verità parzialmente confermata anche dal fatto che tale tipologia di tumore è molto più impattante nei Paesi del Nord Europa, dove il consumo di olio extra vergine di oliva è molto limitato.

L’extravergine dimezza le possibilità di contrarre il diabete di tipo 2, causato in massima parte da diete ricche di grassi. L’olio extravergine d’oliva è composto da grassi monoinsaturi che, non solo non apportano alcun rischio in relazione al diabete, ma sono persino benefici e svolgono una cruciale funzione preventiva.

Partecipazioni di matrimonio originali: 4 idee creative

La partecipazione di nozze svolge un ruolo importante nell’organizzazione di un matrimonio. Lo stile e il concept dell’invito, infatti, sono parte integrante dell’evento, deve essere sviluppato in coerenza con quello che sarà il tema del ricevimento e suggerisce agli invitati idee su come vestirsi e che tipo di situazione aspettarsi. Ideare la partecipazione è anche un’opportunità per essere creativi, dimostrando voglia di innovare e di uscire fuori dagli schemi, esprimendo se stessi. Ecco 4 idee per partecipazioni di nozze originali.

1. Invito su vinile

Se siete degli amanti della musica e magari avete anche scelto di utilizzarla come filo conduttore dell’evento, non c’è alternativa migliore a quella della partecipazione in vinile, a forma di 45 giri e con tanto di copertina. Un’idea originale e molto apprezzata anche da chi riceve l’invito.

2. Pergamena

Se subite il fascino antico della carta, le sensazioni sublimi della pergamena che accarezza il polpastrello, trasformare la partecipazione di nozze in una sorta di missiva imperiale con tanto di sigillo è una soluzione davvero apprezzabile, che rivela eleganza e buon gusto. Ideale per celebrazioni di classe, sobrie e distinte. Gli invitati saranno pronti ad adottare uno stile classico senza neppure il bisogno di specificarlo nell’invito; d’altronde, gli abiti da cerimonia, negli ultimi tempi vanno sempre più verso un gusto tradizionale, proprio delle celebrazioni solenni.

3. Caricatura degli sposi

Un tocco di ironia non ha mai fatto male a nessuno. Allora, ecco la trovata per personalizzare il vostro invito ma senza cadere nell’eccessivo personalismo: una caricatura degli sposi, realizzata con tratti a matita e in bianco e nero, per non cadere in uno stile troppo infantile.

4. Pagina di giornale

Una partecipazione di nozze trasformata nella prima pagina di un giornale, magari del New York Times o del Washington Post, in modo da rendere al meglio il tono ironico della cosa. L’idea è davvero particolare e, se resa con il giusto stile, può davvero sorprendere in positivo e strappare un sincero sorriso agli invitati.

Biglietti da visita: gli errori più comuni dall’ideazione alla stampa

Il biglietto da visita è una risorsa tradizionale ma ancora attuale ed efficace, a patto che sia ideato e sviluppato nel modo più opportuno, al riparo da errori che ne limitano l’impatto e la capacità comunicativa. Ecco gli errori più comuni quando si realizza una business card.

Sbagliare font

Ci sono tantissimi modi di sbagliare il font scelto per il bigliettino professionale. Il più tipico riguarda la grandezza poiché spesso, il bisogno di ottimizzare lo stringato spazio a disposizione, spinge ad utilizzare un carattere troppo piccolo e, ovviamente, poco pratico alla lettura. Un altro errore tipico è quello di utilizzare un colore del font troppo simile a quello dello sfondo, rendendo la lettura faticosa. L’errore può riguardare anche lo stile, poiché il carattere deve essere leggibile, certo, ma anche conforme all’immagine aziendale, un particolare che spesso viene dimenticato.

Gestire male le informazioni

Il biglietto da visita deve riportare tutte le informazioni essenziali. Da una parte, c’è la tendenza a inserire meno dati di quelli che servirebbero in favore di un minimalismo estetico, dimenticando ad esempio di inserire il riferimento ai social network o persino i servizi/prodotti offerti; in altri casi, viceversa, il desiderio di sfruttare appieno tutto lo spazio disponibile porta a inserire informazioni secondarie e non appropriate al tipo di contenuto.

Andare fuori tema (aziendale)

Ogni materiale aziendale deve essere parte di un tutto coerente e armonico. Spesso capita di imbattersi in business card che, a impatto, sembrano del tutto regolari, font appropriato, informazioni chiare ed essenziali, eppure si avverte una sensazione di manchevolezza; quasi sempre, ciò è dovuto alla non coerenza tra l’immagine che un’azienda comunica all’esterno e il concept del biglietto.

Risparmiare sulla stampa

Mai, nel modo più assoluto, cercare di stringere la cinghia sulla stampa biglietti da visita, scegliendo grammature troppo esili, carta di bassa qualità o stampa dalla definizione approssimativa. Il bigliettino professionale rappresenta l’azienda, se devi rappresentarti in modo dozzinale, è meglio che tu non lo faccia affatto!

Salento non è Puglia: ecco perché fare la distinzione

I turisti che hanno trascorso le proprie vacanze presso hotel o case vacanze nel Salento sono certamente rimasti colpiti dal senso di appartenenza del posto e da come la cittadinanza si dimostri fortemente motivata a sottolineare come la pensiola salentina e la Puglia siano due cose differenti.

Non è fanatismo: questioni culturali e non solo

I meno attenti, spesso, interpretano tale atteggiamento come una condotta a metà strada tra lo snobbismo e il fanatismo, che si mescola a una rivalità socio-politica che mette in mezzo anche il calcio. Pochi anni fa si iniziò a parlare semi-seriamente della possibilità di costituire la regione Salento, in reazione al Bari-centrismo cui, negli anni, i governi regionali sono stati accusati prima con la giunta Vendola e poi con quella di Emiliano. In realtà, quando si parla di Repubblica Salentina (già, si parla anche di questo), si fa riferimento a tutto un bacino di simboli, tradizioni, idiomi e folclore che differenzia profondamente il nord della Puglia alla parte più meridionale di essa.

Dialetto

Il dialetto è il primo, immediatamente riconoscibile, elemento di distinzione. I dialetti del nord pugliese e quelli del Salento non hanno semplicemente assunto peculiarità proprie nel corso del tempo ma appartengono a due derivazioni linguistiche del tutto distinte. Il dialetto leccese ha un’etimologia che lo riconduce al ceppo linguistico ascrivibile alle aree della Bassa Calabria e della Sicilia, soprattutto quella orientale mentre i dialetti del barese possiedono la stessa discendenza riconducibile anche al napoletano e, in generale, alle zone del Sud-Ovest d’Italia.

Cibo

La cultura eno-gastronomica del Salento è simile per alcuni versi ma profondamente distanti per altri rispetto a quella del resto della regione. Le zone del nord tarantino e del barese si distinguono per una ricca tradizione di carni e allevamento, elementi completamente sconosciuti nel sud della Puglia, zona a fortissima vocazione rurale e, nelle zone della costa, di pesca. La vicinanza al mare che accomuna l’intera regione non basta a garantire un patrimonio culinario comune e i piatti tipici di mare del Tacco sono differenti da quelli dei territori nei pressi di Bari o della BAT. I prodotti da forno, consolidati in tutta la regione, si declinano in tipologie dissimili e non comuni alle diverse zone e anche la pasticceria del Salento ha poco o nulla in comune con quella degli altri segmenti.

L’evento aziendale come risorsa di team building

Un evento aziendale può essere una preziosissima risorsa da sfruttare internamente, per facilitare le dinamiche di costruzione di affiatamento tra colleghi e per far sentire i dipendenti parte integrante di una realtà che non è solo aziendale ma anche parte dell’identità individuale. Team building, identificazione con l’azienda, soddisfazione, sono gli ingredienti che spingono i lavoratori a rendere al massimo, a gestire lo stress a sentirsi realizzati, in una dinamica in cui, alla fine, vincono tutti.

L’evento formativo

L’organizzazione eventi Milano, Roma, ecc. negli ultimi anni si è orientata sempre più verso un approccio formativo; è stato appurato come i supporti diretti e le esperienze dirette dimostrino un’efficacia didattica imparagonabile a quella che si può raggiungere attraverso i tradizionali corsi di aggiornamento. L’evento formativo si rivolge soprattutto verso l’acquisizione di nuove conoscenze, non attraverso esposizioni teoriche ma mediante l’esperienza diretta. I vantaggi che ne conseguono non sono solo tecnici: il dipendente che cresce professionalmente e in competenze si sente appagato, protetto, motivato, parte integrante di un sistema che non è solo azienda ma parte dell’identità del singolo individuo e che porta con sé anche al di fuori dell’orario di lavoro.

Eventi ludici

Cene aziendali o gite organizzate e iniziative strutturate intorno all’attività ludica sono eccellenti strumenti di consolidamento del rapporto tra dipendente e azienda e tra colleghi. Un team di lavoro affiatato è anche più produttivo, lavora con armonia e meglio e con meno stress. Senza dimenticare che un professionista appagato sarà più restio ad accettare eventuali offerte provenienti da altre realtà, fattore che può essere determinante nel trattenere gli elementi più validi.

Eventi competitivi

Sempre più sfruttati dalle aziende sono anche quegli eventi costruiti intorno alla competizione tra squadre, suddivise per team di lavoro. Operare per un obiettivo comune, farlo insieme, significa aiutare i dipendenti a prendersi cura l’uno dell’altro, una dinamica fondamentale nel gioco ma anche nelle aree di lavoro e che si manifesta nelle attività che quotidianamente sono chiamati a svolgere.