La stagione migliore per sposarsi

Esiste una stagione migliore per sposarsi? La risposta potrebbe essere multipla, in quanto in linea di massima ogni periodo dell’anno è giusto per convolare a nozze. Va considerato poi che i fattori reali che entrano in gioco nella scelta possono essere diversi, a seconda delle esigenze.

Il matrimonio in primavera ed estate

Le coppie che decidono di sposarsi nei mesi che vanno da aprile a settembre diciamo che scelgono il periodo che va per la maggiore. Si tratta delle stagioni più calde, con più luce, più ore di sole da poter sfruttare all’aria aperta ed anche con i colori più vivaci. Sposarsi in primavera significa poter sfruttare delle location che possono essere in campagna, tra la natura che si risveglia o comunque riuscire a stare fuori, piuttosto che all’interno di un locale, soprattutto durante il ricevimento. In estate ovviamente tutto questo impera, vi sono poi coppie che si sposano direttamente sulla spiaggia, che scelgono poi di festeggiare all’interno di masserie, tra i campi di grano o sfruttando la bella luce del tramonto.

Il matrimonio in autunno e inverno

Coloro che si sposano nei mesi che vanno da ottobre e marzo sicuramente compiono una scelta in controtendenza ma altrettanto suggestiva. I colori della natura autunnale sono spettacolari e le location da sfruttare in questo periodo altrettanto. Si possono allestire dei banchetti all’interno di ville nobiliari con catering oppure nei ristoranti in collina tra le i filari di viti e gli ulivi. Le tinte calde dell’autunno regalano giochi di luce che in foto creano delle atmosfere molto avvolgenti. Così il fotografo lecce potrà sfruttare ogni momento per scattare foto suggestive. In inverno poi, l’atmosfera di magia si amplifica del tutto, proprio grazie al calore trasmesso da situazioni attorno ad un camino oppure con gli sposi tra la neve o avvolti da soffici cappotti caldi.

Quando regalare i fiori ad una donna?

I fiori sono uno strumento che esprime un pensiero, essi hanno una forte componente comunicativa. Tramite i fiori possiamo esprimere quello che pensiamo ma soprattutto quali sono i nostri sentimenti nei riguardi di una persona. I fiori quindi, in numerose occasioni, sono il mezzo che veicola una risposta, un parere, una considerazione e possono riuscire anche a modificare l’atmosfera di una situazione nella quale essi compaiono come regalo, quindi come espressione di un sentimento

Tutte le occasioni in cui regalare fiori

Esistono delle occasioni che possono risultare più opportune di altre per regalare fiori e riuscire a ristabilire un dialogo, un rapporto, creare un legame o semplicemente sciogliere una tensione o un imbarazzo. Soprattutto questo può avvenire nei confronti di una donna, che difficilmente non apprezzerà il gesto anzi, in genere, ne può rimanere davvero lusingata e si arriverà al risultato sperato. I fiori sono un mezzo potente per chiedere scusa, oppure essi possono aiutare ad esprimere il proprio affetto se si tratta di un’amicizia ma ancor di più il proprio amore se si tratta di un sentimento più grande. I fiori si regalano ad un anniversario, per il compleanno, per una vittoria, in occasione di un riconoscimento pubblico. I fiori sono un omaggio oppure sono un elemento per ringraziare o per festeggiare la nascita di un figlio, anche tramite consegna fiori a domicilio.

Le occasioni in cui è opportuno non regalare fiori

Invece i fiori non andrebbero regalati al primo appuntamento, per non risultare troppo impegnativo oppure non andrebbero regalate rose rosse, sempre per non incappare nell’idea di esprimere qualcosa di prematuro, rispetto ai tempi della effettiva conoscenza della coppia. Invece, anche al primo appuntamento, si potrebbero regalare fiori ma in un piccolo mazzo magari di fiori misti, allegro e distensivo. E’ eccessivo anche regalare fiori rossi ad una donna che non si conosce, si incorre in un sicuro imbarazzo e si rischia anche di non regalare i fiori opportuni, sempre meglio qualcosa di poco impegnativo.

Urna cineraria, tutto quello che c’è da sapere

Si dice urna cineraria ma dietro c’è un mondo intero da scoprire. Ne esistono svariate tipologie che assolvono tutte alla funzione primaria, ovvero quella di raccogliere le ceneri di una persona venuta a mancare. L’urna può essere di diversi materiali, come la pietra o anche il marmo, ma anche il bronzo e la ceramica, così come il vetro e l’alabastro. In genere si tratta di un vaso che ha forma circolare ed è costituito da una base più ampia, di forma concava, che raccoglie le ceneri funerarie.L’urna ha anche un coperchio che viene sigillato e saldato al resto del vaso. La saldatura è indispensabile affinché le ceneri del defunto non siano disperse in modalità non previste dalla legge. La normativa vigente, infatti, non consente di disperdere le ceneri funerarie senza l’autorizzazione delle autorità preposte. Infine ,sul fronte dell’urna possono essere indicati i dati anagrafici del defunto.

Urna cineraria, come sceglierla

Le imprese funebri che si occupano della gestione del funerale, di cremazione e di tumulazione ,come Verano Servizi, offrono in genere ai propri clienti una vasta gamma di urne cinerarie, in materiali differenti e di tipologie anche molto diverse tra loro. Inoltre, spesso, viene data anche la possibilità di una reale personalizzazione dell’urna, che è sempre molto apprezzata. Ad esempio, potremmo preferire un’urna funeraria realizzata in e magari intarsiata con delle decorazioni particolari e simboliche.

Urna cineraria, dove collocarla

L’urna cineraria che secondo quanto disposto dalla legge deve essere costituita da materiale infrangibile, andrà collocata dove prevede la normativa. Nello specifico, un’urna cineraria può essere collocata dentro o anche fuori dal cimitero e in altro luogo. Tuttavia, in quest’ultimo caso, è la legge a prevedere le collocazioni.

Viene infatti consentita, in via ordinaria, la collocazione fuori dal cimitero:

  • in caso di tumulazione nella cappella gentilizia (esterna al cimitero);
  • nel caso in cui le ceneri siano affidate alla famiglia per la loro conservazione;
  • nel caso di una sepoltura privilegiata in edifici pubblici, luoghi di culto.

La tumulazione al cimitero

Quando, invece, l’urna cineraria viene collocata nel cimitero, si può provvedere alla tumulazione dentro una nicchia, un loculo o comunque uno spazio adibito a questa funziona all’interno della struttura cimiteriale. È il Comune a decidere le tariffe relative alla conservazione dell’urna cineraria dentro il cimitero, sia che si tratti di un privato che di un’associazione.

Come agisce lo stalker: comportamenti e cosa fare

Per stalking si intende tutta una serie di atti persecutori attuati da uno stalker nei confronti della propria vittima. Gli atti non sono chiamati a caso persecutori: di fatti la preda molto spesso subisce una vera e propria intrusione costante del predatore nella propria vita, arrivando addirittura a minacciarla e a perseguitarla in ogni modo.
Per riuscire a sfuggire dalle grinfie del proprio carnefice, è estremamente importante aprire gli occhi e riconoscere gli atti persecutori attuati da questo individuo. Come? Ecco alcune delle mosse più comuni.

1. Lo stalker perseguita

Una delle azioni più comuni attuate dallo stalker riguarda il perseguimento. Un carnefice perseguita la vittima, la segue ovunque e diventa quasi la sua ombra senza nemmeno riuscire a rendere consapevole la sua preda. Lo fa perché desidera avere il controllo della sua vittima, sapere cosa fa, i suoi spostamenti e soprattutto se incontra o esce con qualcuno. Capire se si è perseguitati è molto semplice: basta percorrere strade alternative con la macchina e soprattutto guardarsi le spalle, soprattutto quando si è in posti isolati.

2. Lo stalker contatta costantemente la vittima

Ad uno stalker non basta seguire la sua vittima ma desidera anche entrarci in contatto. I mezzi spesso più utilizzati sono il cellulare, il telefono di casa, la posta elettronica ed in ultimo anche i social network. Ovviamente per contatto costante si intende una chiamata, un messaggio o una mail almeno 4 volte al giorno. Lo stalker, poi, lavora moltissimo anche sulla persuasione della sua vittima: la convince che non ha scampo e che la perseguiterà per sempre o perlomeno finché non farà quello che lui dice.

Cosa fare se si è vittime di stalking?

Se pensate di esser vittime di stalking è necessario denunciare anche se sappiamo che non è certamente cosa facile. Di fatti, sarebbe bene chiamare il 113, il telefono rosa o anche i centri che si occupano di assistenza legale vittime violenza. Reagire, seppur sia difficile, è la soluzione migliore per riuscire a contrastare il proprio stalker e riottenere la propria e giusta libertà. Se non riuscite a farlo, perlomeno sfogatevi con qualcuno in modo da alleggerire il vostro peso e dar conoscenza della vostra situazione anche a qualcun altro.

Come eliminare le borse sotto gli occhi: rimedi naturali e non

Da un po’ di tempo notate delle borse sotto gli occhi e vi piacerebbe trovare dei rimedi per eliminarle? Partiamo col dire che queste borse non solo altro che degli accumuli di liquidi che si posizionano proprio nelle zone a ridosso degli occhi e ne creano giustappunto un fastidioso effetto estetico. Le cause possono essere differenti: dalla ritenzione idrica, a dei semplici fattori ormonali passando per genetica o cattiva alimentazione.
Ebbene, se volete risolvere questo annoso problema in fretta e furia, ecco alcuni consigli pratici per dire addio a queste fastidiose ed antiestetiche borse.

1. Curate il vostro sonno

Può sembrare incredibile, ma dormire male può davvero accrescere le proprie borse sotto gli occhi. Cercate di dormire il giusto senza fare per troppo tempo le ore piccole, e soprattutto curate la qualità delle vostre dormite. Usate un cuscino morbido e che vi permetta di riposare con la testa leggermente sollevata. Inoltre, attenzione anche al tipo di cuscino: deve essere in grado di proteggere la vostra zona cervicale senza però compromettere la qualità del vostro sonno. State pur certi che curando questo aspetto riuscirete a far riassorbire le borse sotto gli occhi.

2. Fate impacchi di acqua calda e acqua fredda

Solitamente, gli impacchi aiutano davvero a tonificare la pelle e a far attutire il gonfiore delle occhiaie. Ebbene, al risveglio cercate di fare degli impacchi di acqua calda ed acqua fredda ogni giorno. Bastano solo 4 minuti. Iniziate con quello caldo, poi seguite col freddo e così via. Ogni impacco dovrà agire per 1 minuto ciascuno, poi basterà lavarsi la faccia e proseguire con la propria giornata.

3. Affidatevi ad un chirurgo estetico

Se i rimedi sopra elencati non vi soddisfano o comunque desiderate un rimedio veloce e sicuro, allora non dovete far altro che recarvi da un chirurgo plastico e richiedere un intevento di blefaroplastica. Questa operazione è molto semplice e rapida: viene applicato un piccolo taglietto nella zona sottostante l’occhio in modo da far uscire grasso e liquidi. È bene sottolineare che non tutte le donne possono richiedere questa operazione, per cui sarebbe bene provare all’inizio dei rimedi naturali ed indolore, prima di contattare un chirurgo plastico Verona.

I vantaggi del gommone in alluminio

C’è sempre dibattito fra chi dice che si dovrebbe comprare una barca e chi invece punta sul gommone, perché afferma che i vantaggi del gommone dovrebbero far andare la scelta in questa direzione. Nei paragrafi che seguiranno ci occuperemo di mettere in luce i principali vantaggi di avere un gommone, capendo perché secondo alcuni comprare un gommone è la scelta migliore. Ricordiamo che esistono diversi tipi di gomme, ad esempio molto apprezzati sono i gommoni in alluminio, e che in base alla tipologia di natante che si acquista si avranno anche dei vantaggi e degli svantaggi specifici. Qui ci concentreremo solo sui tre principali vantaggi che valgono per qualsiasi gommone, indipendentemente dal materiale con il quale è stato costruito.

Stabilità

Il primo dei vantaggi del gommone che i possessori di questo tipo di natante mettono in luce è la stabilità. Per la sua conformazione, il gommone risulta essere più stabile e dunque più sicuro anche se il mare non è calmo e si ha inoltre una riduzione del rollio al minimo. Non a caso i gommoni sono consigliati a chi soffre di mal di mare, o deve portare a bordo delle persone che hanno questa problematica. Per il diporto estivo, le uscite con gli amici solo nei mesi caldi e anche per chi fa il sub il gommone risulta essere più vantaggioso.

Bassi consumi

Tra i vantaggi del gommone troviamo poi l’aspetto dei consumi: questo tipo di imbarcazione offre la possibilità di spostarsi utilizzando poco carburante. Il consumo del gommone è infatti di molto inferiore a quello di una barca e questo spinge, soprattutto i giovani, a preferire il gommone ad altri mezzi di trasporto in mare, così da tenere basso il budget.

Anche i costi di gestione del gommone sono inferiori rispetto a quelli che si deve essere pronti a sostenere per la manutenzione ordinaria e straordinaria di una barca, soprattutto se questa ha una lunghezza interessante. Per non parlare poi del budget di cui di deve disporre per l’acquisto: è indubbio che acquistare un gommone sia più economico rispetto ad acquistare una barca.

Praticità di utilizzo

Concludiamo la lista dei principali vantaggi del gommone parlando della praticità di trasporto, che per questo mezzo di trasporto è superiore rispetto ad altre tipologie di imbarcazioni. Il gommone è innanzitutto più semplice da trasportare, anche perché molti di essi sono quasi completamente smontabili e possono essere portati in giro facilmente. E’ più facile anche da ormeggiare, innanzitutto perché non è necessario che ci sia un porto dotato di tutto il necessario per l’ormeggio delle barche e poi perché su una sola boa possono essere ormeggiati anche diversi gommoni, con una conseguente riduzione del costo di attracco. Bisogna anche dire che nella stagione invernale il gommone non può essere lasciato in acqua, ma se si dispone di un garage con molto spazio o se il gommone è smontabile, è possibile risolvere questo problema con grande facilità e risparmiare ulteriore denaro, perché la barca avrebbe un costo per l’ormeggio annuale.